Friulano e ingegnere, Daniele Antonutti ha intrecciato buona parte del suo percorso professionale alla metallurgia, legandosi a doppio filo – d’acciaio, naturalmente – a un mondo di passione e tradizione. Una tradizione che in Friuli ha radici peraltro profondissime, evocata dall’espressione “friulani metalmezzadri” e che ha visto proprio a Udine prima la Ferriera e poi accendere il modernissimo forno Martin-Siemens alla Safau. Affascinato dall’acciaio fin dagli inizi, Daniele ne ha colto la straordinaria capacità di reinventarsi fra durezza, tenacità, duttilità e persino bellezza estetica. Così, dopo la tesi in Snaidero, accantona il legno e si dedica anima e corpo all’acciaio, approfondendone nel suo percorso molte sfaccettature. L’esordio avviene in ABS Acciaierie Bertoli Safau, nell’area R&S, dove per oltre tre anni si occupa di riscaldo e laminazione di prodotti lunghi, svolgendo un Master in Metallurgia presso l’ICSIM di Terni. Poi il primo cambio di rotta: Vicenza, il bellissimo Altopiano di Asiago, e l’esperienza in Forgital. Ma il richiamo del Friuli è forte, e lo riporta ancora in ABS, stavolta nel cuore della produzione. Nel 2008 arriva il passaggio al Gruppo Cividale: in poco tempo, due aziende, tre ruoli in crescita continua fino alla direzione della produzione e, in seguito, dello stabilimento AFC e con ruoli di coordinamento. Dopo ben 27 anni di metallurgia, il 2025 segna quindi una svolta, una vera e propria metamorfosi professionale e personale.
Da febbraio, Daniele Antonutti accoglie infatti una nuova sfida entrando in 4Days, dove porta con sé la solida e “inossidabile” esperienza a supporto delle principali progettualità non solo in ambito privato.
- Qual è la frase che ti ispira e in cui ti riconosci?
“Mens sana in corpore sano”, ricetta di benessere che viene da lontano e che mi ispira nella ricerca di un sempre nuovo equilibrio tra corpo, cuore, mente ed anima.
- Il tuo job title recita “Senior Consultant”. In altre parole?
…che mi piace provare a mettere a disposizione l’esperienza che ho già maturato in contesti e sfide sempre diverse.
- Che cosa ti ha condotto a 4Days?
La ricerca di un equilibrio professionale e personale ancora migliore, oltre alla fiducia nelle persone che hanno immaginato e creato il gruppo di lavoro 4Days.
- Che cosa porti con te e cosa lasci alle spalle?
Con me abbraccio tutto, sia le tante esperienze belle che ho vissuto che le altrettante difficili che mi hanno consentito di crescere.
- Nel tuo modo di lavorare la parola d’obbligo è…
…insieme! Non c’è niente di più adrenalinico ed appagante che ricercare ed ottenere la giusta alchimia tra le persone che partecipano ad una sfida o ad un progetto. E’ generare la forza di una vera squadra, immensamente più grande della semplice somma dei singoli.
- Come ami iniziare e finire la tua giornata lavorativa?
Prestissimo la mattina con una rigorosa agenda di lavoro ben dettagliata, più morbidamente la sera con incontri anche informali per condividere col team traguardi e fatiche.
- Qual è il tuo progetto speciale in 4Days?
Sta prendendo forma: dimostrare che lavorare meglio è possibile, ed è una scelta quotidiana.
- Che cosa ami fare il “5 giorno”?
Viaggi, musica e sport sono ingredienti irrinunciabili per me assieme alla mia famiglia.