Nelle prime tre edizioni del corso, coinvolti un centinaio di funzionari e dirigenti della PA veneta.
67 anni di attività continuativa, l’unica in Italia ad avere questo primato; 14 master, un centinaio di titoli di corsi, 150 progetti sviluppati custom l’anno, 220 nuovi diplomati master nel 2024, con -nell’anno in corso- il traguardo raggiunto dei 6.000 diplomati, per un totale che sfiora le 10.000 unità/anno di utenti tra master, corsi e progetti custom. Sono questi i numeri che fotografano la dimensione e l’attività di CUOA, la prestigiosa Business School veneta che ha lungo il suo illustre percorso accompagnato la crescita e lo sviluppo della cultura imprenditoriale e manageriale italiana.
Da ottobre 2024, il CUOA ha avviato un nuovo percorso formativo d’introduzione al BIM a supporto del personale della Regione Veneto, in collaborazione con 4Days. Del nuovo corso e del prestigioso contesto che lo ospita, parliamo con Anna Centomo – Marketing e Corporate Communication Manager di CUOA – e Francesca Sala – Project Manager Area Custom di CUOA.
Fra le diverse scuole manageriali, CUOA vanta un heritage di grande valore. Qual è la sua formula vincente e distintiva?
Anna Centomo: “Nel panorama delle Business School italiane – in genere emanazione di un unico ateneo, il CUOA ha un modello di governance unico, composto da imprese e università, fattore che la rende ideale ponte di dialogo fra le diverse organizzazioni, pubbliche o private. Con tre unità di business, CUOA è strutturata come un’azienda: la prima è relativa ai “progetti custom”, realizzati su misura per imprese ed organizzazioni di ogni tipo (manifattura e servizi, organizzazioni pubbliche, istituzioni, enti, et) e opera su tutto il territorio nazionale. Le altre due unità, più classiche, riguardano gli MBA e Master e Corsi executive specialistici, tipicamente interaziendali. Per favorire le connessioni tra persone e organizzazioni, la scuola promuove attivamente il networking, organizzando eventi ed iniziative durante tutto l’anno. L’obiettivo è potenziare l’apprendimento e il confronto avviati in aula, creando occasioni per costruire relazioni solide e utili, pilastro fondamentale della nostra scuola.”
Oltre che Business School il CUOA svolge anche un’intensa attività culturale …
Anna Centomo: “Siamo molto attenti al tema della sensibilizzazione e della divulgazione. Abbiamo in tal senso una ricca linea editoriale che gestiamo con due diversi editori, Marsilio Editori e Post Editori, oltre che una rivista monografica verticale, vero unicum nel panorama delle riviste manageriali. Non da ultimo, la scuola pone anche particolare attenzione al tema della sostenibilità: stiamo conducendo un percorso verso la SDG’s Compliance, con la stesura del Bilancio di Sostenibilità, allo scopo di dare evidenza del nostro impatto sugli Obiettivi dell’Agenda 2030.”
In questo contesto come si inserisce un percorso formativo dedicato al BIM ?
Francesca Sala: “Nell’ambito dei progetti custom del CUOA, io mi occupo di gestire la cura e la progettazione di quelli rivolti alle Pubbliche Amministrazioni. Nel 2022 come CUOA siamo stati aggiudicatari della gara indetta dalla Regione Veneto, gara sfociata in un contratto quadro nell’ambito del quale realizziamo percorsi formativi sui fabbisogni che ci vengono manifestati via via dalla direzione che presidia la formazione del personale. Quest’estate è stata evidenziata la necessità di una formazione per funzionari e dirigenti regionali sul BIM, esigenza nata anche in relazione al nuovo Codice degli appalti. C’è stato chiesto di immaginare un percorso introduttivo proprio perché vi è ancora poca conoscenza della metodologia all’interno delle PA, dove il BIM non è ancora patrimonio diffuso.”
Com’è nata la collaborazione con 4Days?
Anna Centomo: “E’ nostra prassi, soprattutto per temi tecnici, costruire alleanze che ci consentano di diventare punto di riferimento nei nostri territori, sviluppando esperienze di qualità replicabili altrove. Avevamo avuto modo di conoscere 4Days per le attività di accompagnamento al BIM svolte presso Pubbliche Amministrazioni ed enti di formazione specifici per la PA e si è pensato, anche per questo, di avviare un percorso di collaborazione.”
Qual è l’iter che ha portato alla focalizzazione dell’iter formativo?
Francesca Sala: “Abbiamo messo a fuoco il fabbisogno formativo coinvolgendo la direzione formazione della regione, optando per un taglio introduttivo e riservandoci un possibile ulteriore step di approfondimento con le figure che saranno coinvolte più attivamente su questi temi all’interno dell’Ente.
Crediamo, infatti, che sia fondamentale creare dapprima una cultura intorno all’introduzione di una nuova metodologia quale è il BIM, un terreno fertile per farne comprendere bene le potenzialità per la PA in ambito lavori pubblici, sulla scorta di ciò che avviene già da anni nel privato. “
Come è strutturato il corso?
Francesca Sala: “Per questo primo anno, abbiamo attivato un percorso articolato in 16 ore di didattica, che coinvolgerà nel complesso – in 3 edizioni – un centinaio di funzionari e dirigenti segnalati dalle direzioni regionali più direttamente toccate dalla materia. Il corso è strutturato in una sessione di apertura in presenza e le successive online. Aver aperto in presenza con Marco Lotti è stato importante; la classe si è subito appassionata alla materia. “
Rispetto a questi primi passi, come hanno reagito le classi e le PA coinvolte?
Francesca Sala: “Con molto interesse e partecipazione. L’iniziativa è stata accolta come una importante opportunità offerta dalla Regione e questo è certamente di buon auspicio per un possibile prosieguo dell’attività.
Grazie a questo primo corso, i partecipanti hanno infatti acquisito consapevolezza dei benefici della metodologia e della necessità di strutturarsi all’interno della regione con figure e processi ad hoc, prendendo confidenza e acquisendo visione dei prossimi passi necessari.
Possiamo immaginare che si evidenzierà presto la necessità di un approfondimento e di una verticalizzazione sul tema, almeno per alcune figure identificate dal Codice. Contiamo di poter proseguire, anche con l’affiancamento di 4Days, perché le premesse sono più che positive. “